A cento anni dalla nascita di Alice Ceresa (1923-2023) le Cattedre di italianistica delle Università di Zurigo e di Berna e l’Archivio svizzero di letteratura (ASL) organizzano una giornata di studi in cui si intende fare il punto sullo stato della ricerca attorno all’opera dell’autrice e aprire a nuove direttive di indagine. Ceresa esordisce sulla scena letteraria italiana con La figlia prodiga (1967), romanzo sperimentale divenuto un libro cult del femminismo italiano. In seguito, sempre distinguendosi per l’originalità del suo stile, continua a esplorare da varie angolazioni il tema della condizione della donna e le questioni di genere, con uno sguardo acutamente ironico e ancora straordinariamente affine alle sensibilità e alle rivendicazioni delle nuove generazioni. L’opera edita di Ceresa conta poi, oltre al romanzo Bambine (1990), vari racconti, traduzioni, articoli e interventi, ma molti materiali inediti sono conservati presso l’ASL. Da questi è stata tratta l’opera postuma Piccolo dizionario dell’inuguaglianza femminile (2007 e 2020).
L’incontro si articolerà secondo le tappe virtuali della parabola reinterpretata da Ceresa nel suo romanzo d’esordio. Si esploreranno gli ambiti letterari, artistici e intellettuali con cui l’opera dell’autrice può essere messa in relazione (le scritture di donne del canone europeo e italiano, la neoavanguardia, lo sperimentalismo francese, la cultura LGBTQI+); giovani studiose e studiosi presenteranno ricerche di dottorato; verranno illus- trati attuali progetti di traduzione e di edizione e, infine, si darà spazio a una lettura pubblica di brani dell’opera dell’autrice.