Convegno Internazionale Online
Bologna e la Toscana hanno notoriamente rappresentato due poli della cultura italiana del Due e Trecento, non solo in virtù dell’estrema varietà e ricchezza della produzione letteraria, ma anche perché entrambi i territori sono stati teatro di avvenimenti politici che ne hanno profondamente mutato le sorti. L’eccezionalità di tale situazione fu in parte dovuta a una particolare congiuntura storica che vide, nell’arco di qualche decennio, l’avvicendarsi di personalità intellettuali poliedriche e di figure di spicco in un’area geografica relativamente poco estesa, ma parte della fioritura culturale di questa stagione fu anche dovuta alla mobilità degli intellettuali che operarono nelle due aree. Monte Andrea, Taddeo Alderotti, Francesco da Barberino, Cino da Pistoia, nonché lo stesso Dante, sono solo alcune delle figure che si mossero tra lo studium bolognese e la Toscana, traendo beneficio dalla situazione culturale, intellettuale di entrambi i luoghi e divenendo parte attiva nel loro tessuto politico e sociale. Il convegno intende dunque riunire studiosi provenienti da vari ambiti disciplinari (filologia, storia del diritto, linguistica, filosofia, paleografia) con l’intento di indagare su più fronti le peculiarità della situazione toscana e bolognese e, soprattutto, di metterne in evidenza gli aspetti dialettici. L’idea è quella di fornire qualche spunto non solo per ricostruire alcuni punti salienti della cultura italiana tra Due e Trecento nella loro pertinenza geografica, ma anche per mettere in luce le cause e i risvolti della translatio studii tra Firenze e Bologna in questo arco di tempo.
Venerdì 28 maggio 2021, dalle ore 9.15
Sabato 29 maggio 2021, dalle ore 9.30
Il link per partecipare si trova nel programma: