Dante e la lingua italiana

Prof. Dr. Luca Serianni, Sapienza Università di Roma

Professore emerito di Storia della lingua italiana presso la Sapienza Università di Roma, socio dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia della Crusca, dottore honoris causa all’Università di Valladolid, Luca Serianni è uno dei massimi esperti di storia linguistica italiana antica e moderna, con particolare riguardo alla codificazione grammaticale e al linguaggio letterario dal Tre all’Ottocento. Autore di numerosi studi dedicati a Dante (in uscita, per il Mulino, il suo ultimo libro, Parola di Dante), terrà a Zurigo, in occasione del VII centenario della morte del sommo poeta, una conferenza dal titolo Dante e la lingua italiana.

Data: giovedì, 30 settembre 2021
Orario: 18:30
Luogo: online su zoom
Link Zoom: https://uzh.zoom.us/j/63372211730?pwd=cVU1ejlSQzh2Yk9UVjhNanFwVFNhdz09
ID riunione: 633 7221 1730
Passcode: 752705

Organizzano: Società Dante Alighieri di Zurigo, in collaborazione con la Cattedra di letteratura italiana (Prof. Dr. Johannes Bartuschat) e la Cattedra di linguistica italiana (Prof. Dr. Michele Loporcaro)

Il contatto tra il greco e le varietà romanze nell’Italia meridionale

Prof. Dr. Adam Ledgeway, Università di Cambridge

Nel meridione d’Italia sopravvivono due enclavi linguistiche greche, il greko (Calabria) e il griko (Puglia). L’influenza linguistica che l’italogreco ha avuto sulle varietà locali di romanzo in secoli di compresenza è ampiamente riconosciuta. L’intensità del contatto greco-romanzo ha interessato non solo il lessico ma anche l’architettura più profonda delle varietà locali, quale la morfosintassi. Tale risultato sincronico di de-romanicizzazione è descritto, sinteticamente, dal Rohlfs (1947:55-56) con la chiosa spirito greco, materia romanza. Questa conferenza illustrerà alcuni processi di de-romanicizzazione e di romanicizzazione prodottisi nella Magna Graecia in ambito morfosintattico. I dati provano che le grammatiche in contatto possono influenzarsi al punto tale da dare vita anche a strutture ibride inedite, scaturite da una rianalisi profonda delle strutture estranee nella grammatica che le riceve.

Lunedì, 11 ottobre 2021

ore 12:15-13:45

Aula SOF-E-17,

Schönberggasse 1, 8001 Zurigo

! Per la partecipazione in presenza è richiesto il certificato Covid

Dante e la lingua italiana

Prof. em. Luca Serianni,
La Sapienza, Università di Roma

Professore emerito di Storia della lingua italiana presso la Sapienza Università di Roma, socio dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia della Crusca, dottore honoris causa all’Università di Valladolid, Luca Serianni è uno dei massimi esperti di storia linguistica italiana antica e moderna, con particolare riguardo alla codificazione grammaticale e al linguaggio letterario dal Tre all’Ottocento. Autore di numerosi studi dedicati a Dante (in uscita, per il Mulino, il suo ultimo libro, Parola di Dante), terrà a Zurigo, in occasione del VII centenario della morte del sommo poeta, una conferenza dal titolo Dante e la lingua italiana.

Data: Giovedì, 30 settembre 2021, aula RAA-G-01,
Rämistrasse 59, 8001 Zurigo

Orario: 18:30-20:30

XXIV CONGRESSO AIPI. Scienza, arte e letteratura. Lingue, culture, narrazioni che si incrociano

Dal 28 al 30 giugno 2021 l’Università di Ginevra ospita virtualmente il XXIV Congresso AIPI (Associazione Internazionale Professori di Italiano), che riunisce ogni due anni tutti coloro che, nel mondo, sono interessati all’insegnamento della lingua, letteratura e cultura italiane.

Grazie alla presenza del CERN, Ginevra è una delle capitali mondiali della scienza: un luogo di convergenza e scambio, con una spiccata vocazione cosmopolita, che da tempo intrattiene rapporti privilegiati con la lingua e la cultura italiane. È quindi il luogo ideale per accogliere una riflessione su un tema di forte attualità, ricco di diramazioni e implicazioni, storicamente di grande rilievo per la lingua e la cultura italiane.

L’emergenza sanitaria, togliendo ogni possibilità di ospitare fisicamente il Congresso a Ginevra, è stata l’occasione per ripensare l’evento secondo modalità nuove: ampliandone il potenziale di accesso, ripensando l’articolazione, integrando contenuti specificamente pensati per il formato a distanza.

Ulteriori informazioni sul Sito web del Congresso

Dante nel Rinascimento europeo. Religione e politica Convegno internazionale Universität Bern, 3 dicembre 2021 – Call for papers

Organizzatrici: Erminia Ardissino (Università di Torino), Giovanna Cordibella (Università di Berna)

Il convegno intende esplorare come l’opera di Dante sia stata diffusa, tradotta, interpretata e rifunzionalizzata, ma anche sottoposta a manipolazioni, nella temperie religiosa del Rinascimento europeo e nel periodo di fondazione del mondo politico moderno. Se da un lato, alla fine del XV secolo, a Firenze, il poeta era a torto considerato il traduttore dei sette salmi penitenziali e l’autore di un Credo, testi pubblicati con successo e con varie ristampe, nel secolo successivo la Commedia e il trattato politico De Monarchia furono portati a esempio di posizioni antipapali, in special modo nel mondo riformato e in ambienti eterodossi. In tal senso emblematico è il Catalogus testium veritatis (1556), compilato dal teologo luterano Flacio Illirico, dove Dante è annoverato tra gli antecedenti di una critica al papato precorritrice delle idee riformate. Proprio in questa congiuntura culturale e religiosa, a soli tre anni dalla stampa del Catalogus, usciva nel cuore della Svizzera protestante l’editio princeps del De Monarchia. Il convegno si propone di esplorare l’uso di questo trattato politico e dell’opera dantesca non solo nelle controversie confessionali, bensì anche nel processo di fondazione di una nuova scienza politica in Europa, indipendente dalla religione.

Incoraggiamo particolarmente la partecipazione di studiose/i che lavorino sulla ricezione e interpretazione di Dante nello spazio culturale non italiano, in stati coinvolti nella Riforma. Sono graditi interventi che affrontino queste possibili – ma non esclusive – prospettive di indagine:

  • la traduzione delle opere di Dante, le loro strategie e vicende editoriali nella cultura europea del Cinquecento;
  • la manipolazione, l’uso politico e/o religioso degli scritti danteschi nei conflitti religiosi in Italia e in Europa ai fini di supportare o attaccare le varie identità confessionali;
  • il dialogo con le opere di Dante nei testi letterari eterodossi (italiani e non);
  • l’uso del Monarchia e dell’opera dantesca nel processo di fondazione di una nuova scienza politica.

Proposte di intervento, accompagnate da titolo, abstract (max 300 parole) e un curriculum vitae devono essere inviate entro il 20 giugno 2021 agli indirizzi erminia.ardissino@unito.it e giovanna.cordibella@rom.unibe.ch. Una decisione riguardo alle proposte verrà comunicata entro il 15 luglio via e-mail. Le lingue di lavoro del convegno saranno l’italiano, l’inglese e il tedesco. L’abstract può essere inviato in una di queste lingue.

Stiamo pianificando lo svolgimento del convegno in presenza. Tuttavia, qualora le condizioni epidemiologiche non lo permettano, ci si riserva la possibilità di svolgere il convengo on-line. Le spese di viaggio e di soggiorno saranno a carico dell’organizzazione. È prevista la pubblicazione degli atti.

La linea Bologna-Firenze. Cultura letteraria, saperi e scambi culturali nell’Italia del Due e Trecento

Convegno Internazionale Online

Bologna e la Toscana hanno notoriamente rappresentato due poli della cultura italiana del Due e Trecento, non solo in virtù dell’estrema varietà e ricchezza della produzione letteraria, ma anche perché entrambi i territori sono stati teatro di avvenimenti politici che ne hanno profondamente mutato le sorti. L’eccezionalità di tale situazione fu in parte dovuta a una particolare congiuntura storica che vide, nell’arco di qualche decennio, l’avvicendarsi di personalità intellettuali poliedriche e di figure di spicco in un’area geografica relativamente poco estesa, ma parte della fioritura culturale di questa stagione fu anche dovuta alla mobilità degli intellettuali che operarono nelle due aree. Monte Andrea, Taddeo Alderotti, Francesco da Barberino, Cino da Pistoia, nonché lo stesso Dante, sono solo alcune delle figure che si mossero tra lo studium bolognese e la Toscana, traendo beneficio dalla situazione culturale, intellettuale di entrambi i luoghi e divenendo parte attiva nel loro tessuto politico e sociale. Il convegno intende dunque riunire studiosi provenienti da vari ambiti disciplinari (filologia, storia del diritto, linguistica, filosofia, paleografia) con l’intento di indagare su più fronti le peculiarità della situazione toscana e bolognese e, soprattutto, di metterne in evidenza gli aspetti dialettici. L’idea è quella di fornire qualche spunto non solo per ricostruire alcuni punti salienti della cultura italiana tra Due e Trecento nella loro pertinenza geografica, ma anche per mettere in luce le cause e i risvolti della translatio studii tra Firenze e Bologna in questo arco di tempo.

Venerdì 28 maggio 2021, dalle ore 9.15
Sabato 29 maggio 2021, dalle ore 9.30

Il link per partecipare si trova nel programma:

“Esemplari umani”. I personaggi nell’opera di Primo Levi

Convegno internazionaleOnline

Il convegno internazionale “Esemplari umani”. I personaggi nell’opera di Primo Levi vuole sollecitare una riflessione critica sui personaggi che popolano l’opera di Primo Levi, sulla loro costruzione, sulla loro configurazione narrativa e linguistica, sul loro statuto ontologico all’interno del mondo possibile dell’universo letterario, sulla relazione e sull’eventuale scarto tra dimensione finzionale e vicenda storica; e ancora, sulla ricorrenza di alcuni personaggi chiave in opere e generi differenti, sui prestiti da altri autori e da altri personaggi, sul dialogo che intrattengono con il lettore. Ciascun intervento proporrà l’analisi e la lettura critica di un personaggio, antropomorfo o zoomorfo, senza distinzione di genere (prosa, poesia, narrativa, saggistica, memorialistica, fantascienza). L’indagine potrà abbracciare uno o più testi dell’opera di Levi, e potrà avere carattere sia sincronico che diacronico, potrà prendere in esame le relazioni con altri personaggi, principali o secondari, eventuali rapporti duali e appartenenze a gruppi. 

Data: i quattro venerdì di maggio 2021, dalle ore 16:00 alle ore 18:30 (7 maggio, 14 maggio, 21 maggio, 28 maggio).
Luogo / Aula: online (Zoom/Youtube). Iscrizione alle sedute ZoomLink per assistere alle dirette Youtube
Orario: Dalle 16:00 alle 18:30 (Programma)
Organizza/no: Università di Berna, Cattedra di letteratura italiana (Dr. Martina Mengoni, Prof. Dr. Giovanna Cordibella)
Per informazioni: Dr. Martina Mengoni

Studi & Ricerche, Giornata di studi, 16 aprile 2021 Università di Basilea

Ogni anno, nel semestre primaverile, la cattedra di letteratura e quella di linguistica italiana dell’Università di Basilea organizzano una giornata di studi dedicata a vari aspetti della ricerca svolta dai collaboratori e dai dottorandi del seminario di Italianistica. Alle relazioni segue una discussione per mettere a confronto metodologie e indirizzi critici diversi.

Le conferenze si terranno per via telematica su Zoom. Il link di accesso può essere richiesto a Carmen.naegelin@unibas.ch.

Uno studio sul neutro di Macerata: scale Likert e Random Forests

MA Federica Breimaier, Dr. Tania Paciaroni e Dr. Chiara Zanini (Università di Zurigo)

Il presente intervento riporterà i risultati di uno studio crowdsourced sulla persistenza del neutro di materia nel maceratese. Infatti, come altre varietà italoromanze dotate di un sistema di genere più complesso rispetto all’italiano, anche la varietà maceratese mostra una tendenza a semplificare l’opposizione tra il neutro e il maschile.

Tramite un questionario online, è stato chiesto ai partecipanti di ascoltare e poi valutare usando una scala Likert a 5 punti l’accettabilità di alcuni sintagmi nominali precedentemente registrati da un parlante nativo. L’analisi dei dati, condotta anche attraverso i modelli statistici di random forest e inference tree, si propone di mettere in luce le forze che muovono il mutamento, siano esse di tipo linguistico (numerabilità e/o opacità del nome) o sociolinguistico (frequenza dell’uso del dialetto, sesso, età).

Data: martedì 18 maggio 2021

Luogo: ZOOM https://uzh.zoom.us/j/99547553716?pwd=T0VqdlRVY08zUHVFM0l4aml2WXNkUT09

Orario: 16.15-18.00

Enti organizzatori: Cattedra di linguistica storica italiana UZH

Per informazioni: alberto.giudici@uzh.ch, stefano.negrinelli@uzh.ch

Appunti sulla varietà di Lollove (Nuoro)

Dr. Simone Pisano (Università di Zurigo)

L’intervento mira a presentare le peculiarità della varietà linguistica di Lollove (Nuoro) che non è ancora stata descritta in sede scientifica. Lollove costituisce l’unica frazione del comune di Nuoro e si trova a 12 Km dal capoluogo barbaricino. Pur essendo il centro ormai spopolato (si è rapidamente passati dai 400 abitanti della seconda metà del XX secolo ai 12 residenti attuali) la comunità dei lollovesi è ancora abbastanza vitale e si è perlopiù trasferita nella vicina Nuoro. Il dialetto di Lollove ha caratteristiche lessicali e morfo-sintattiche proprie e si distingue nettamente da quello di Nuoro condividendo alcune caratteristiche con la varietà di Orune (centro con il quale sono attestati i contatti sin dal Medioevo).

Martedì 23 marzo 2021

ore 16:15-18:00

https://uzh.zoom.us/j/99547553716?pwd=T0VqdlRVY08zUHVFM0l4aml2WXNkUT09

Enti organizzatori: Cattedra di linguistica storica italiana UZH

Per informazioni: alberto.giudici@uzh.ch, stefano.negrinelli@uzh.ch