Trentino antico: testi e problemi

Stefano Cristelli, M.A., Università di Zurigo

Dell’antico volgare trentino si è discusso, finora, sulla base delle informazioni offerte da pochissimi test, tutti datati alla fine del Trecento o agli inizi del Quattrocento. Ricerche recenti, tuttavia, hanno permesso d’individuare una serie di nuove fonti: si tratta di brevi attergati, dichiarazioni, registri di conti che riconducono tanto alla città di Trento quanto a zone periferiche. Quale fisionomia assume il volgare trentino alla luce delle nuove scoperte? L’intervento cercherà di rispondere a questa domanda concentrandosi su una serie di aspetti d’ambito fonetico, morfologico e lessicale.

Martedì, 21 aprile 2020,
ore 16:15-18:00,
aula KOL-F-103,
Rämistrasse 71, 8006 Zurigo

Aspetti della fonetica e della fonologia olivonese

Camilla Bernardasci, M.A., Università di Zurigo

Nel corso dell’intervento si fornirà una descrizione dettagliata di alcuni aspetti della fonetica e della fonologia del dialetto di Olivone, una varietà lombardo-alpina che presenta caratteristiche perlopiù conservative. In particolare, si metteranno in evidenza quei tratti che permettono di distinguere l’olivonese dalle varietà limitrofe.

Martedì, 7 aprile 2020,
ore 16:15-18:00
aula KOL-F-103,
Rämistrasse 71, 8006 Zurigo

L’accusativo preposizionale in barese: vecchie e nuove prospettive di ricerca

Dr. Luigi Andriani, Università di Utrecht

L’ “accusativo preposizionale” (AP) è un fenomeno molto comune nelle lingue del mondo per cui un determinato insieme di oggetti diretti viene marcato morfo-sintatticamente in modo diverso dal resto degli oggetti diretti. Questa comunicazione mira a descrivere le condizioni semantiche, sintattiche e pragmatiche necessarie alla presenza dell’AP nel barese urbano, una varietà altomeridionale parlata a Bari, Puglia.

Martedì, 24 marzo 2020,
ore 16:15-18:00,
aula KOL-F-103,
Rämistrasse 71, 8006 Zurigo

Al confine fra ipotassi e paratassi: paradigmi ibridi nelle perifrasi aspettuali apulobaresi

Dr. Luigi Andriani, Università di Utrecht

L’intervento ridiscute le ipotesi di Ascoli e Rohlfs in base alle forme perifrastiche che si riscontrano nell’area apulobarese, dove ipotassi del tipo napoletano-abruzzese e paratassi del tipo salentino-siciliano si incontrano. Particolarmente rilevante è il ruolo dell’erosione morfofonologica dell’ausiliare e dei sincretismi creatisi fra forme flesse e non flesse del verbo lessicale.

Lunedì, 23 marzo 2020,
ore 16:15-18:00,
aula ZUG-D-31, Zürichbergstrasse 8,
8032 Zurigo

Il genere in movimento: mutamento in corso nel dialetto di Molfetta (Bari)

Prof. Michele Loporcaro e Federica Breimaier, M.A., Università di Zurigo

Un’inchiesta sul campo svolta a Molfetta nel 2018 rivela come il sistema del genere grammaticale sia in via di trasformazione nel dialetto locale rispetto alla situazione descritta da Clemente Merlo nel 1917: i due generi sorti dal neutro latino sono, come in molte altre varietà centro-meridionali, in via di confluenza entro il maschile. Lo studio indaga la traiettoria di questo mutamento in corso.

Martedì, 25 febbraio 2020, ore 16:15-18:00,
aula KOL-F-103,
Rämistrasse 71, 8006 Zurigo

Presentazione del volume: Enrico Filippini a trent’anni dalla morte (Mimesis, 2019)

Biblioteca cantonale Bellinzona – Martedì 18 febbraio 2020, ore 18:30

Il volume Enrico Filippini a trent’anni dalla morte. Scrittura, giornalismo, politica culturale nell’Italia del secondo Novecento (Sesto S. Giovanni, Mimesis Edizioni, 2019), a cura di Massimo Danzi e Marino Fuchs, presenta un’indagine a tutto campo sul lavoro culturale di Filippini (Cevio 1932 – Roma 1988), sullo sfondo di anni decisivi (1950-1990) per l’apertura dell’Italia a un orizzonte internazionale. 

I dodici contributi, frutto del convegno tenutosi a Locarno nel 2018 per i trent’anni dalla scomparsa, esplorano gli esordi in Ticino, l’incontro a Milano con Antonio Banfi, Enzo Paci e la fenomenologia, il lavoro nell’editoria, la sua importante mediazione tra la cultura mitteleuropea e quella italiana attraverso le traduzioni di Husserl, Benjamin, Binswanger. Meno note, e qui per la prima volta approfondite, sono le relazioni con la Francia, la Spagna e l’America latina. 

Documenti e testimonianze inedite chiariscono l’attività letteraria di Filippini e il ruolo d’intermediario che ebbe tra l’editoria e la Neoavanguardia, importante per la fondazione del Gruppo 63. Emergono inoltre nuovi elementi sulla produzione giornalistica a «la Repubblica», articoli che come pochi altri hanno saputo raccontare la «cultura della crisi» e il «moderno». 

Interverranno:

Mario Andreose, presidente della casa editrice La nave di Teseo e collaboratore di «Domenica» de «il Sole 24 ORE»;

Massimo Danzi, professore ordinario presso l’Università di Ginevra e Marino Fuchs, assistente avanzato presso l’Università di Berna, curatori del volume.

Modererà la serata Stefano Vassere, direttore della Biblioteca cantonale di Bellinzona.

«Un’inedita e ignota recensione di Giacomo Leopardi (“L’Ombra di Dante”)», prof. Christian Genetelli (Università di Friburgo)

Il Dipartimento di Italiano dell’Università di Friburgo ha il piacere di annunciare che il prof. Christian Gentelli ha compiuto un’importante scoperta riguardante un’inedita recensione di Giacomo Leopardi. Ecco il comunicato stampa che ne dà notizia.

Dalle carte autografe di Giacomo Leopardi custodite alla Biblioteca Nazionale di Napoli riemerge una sconosciuta e inedita recensione, con ogni probabilità risalente all’autunno del 1816. La scoperta è di Christian Genetelli, professore ordinario di Letteratura e filologia italiane all’Università di Friburgo (Svizzera) e membro del Comitato Scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani.
Ne dà notizia lo studioso in un volumetto in uscita in questi giorni a Milano presso LED-Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto (collana «Palinsesti»):
Un’inedita e ignota recensione di Giacomo Leopardi («L’Ombra di Dante»). L’autografo leopardiano (un foglio semplice, vergato sul recto e sul verso) si presenta come un testo in bella copia e firmato, ma che il poeta ha rinunciato a pubblicare. Poco meno che sconosciuto è peraltro anche l’opuscolo recensito, L’Ombra di Dante di Giuliano Anniballi, «visione» in terzine stampata a Loreto nel 1816. Lo studio di Genetelli spiega genesi, particolarità e implicazioni dell’inedito; lo colloca all’interno di una stagione di attività febbrile per Leopardi, fresco di «conversione letteraria», in cui proprio il nome di Dante assume un posto privilegiato dentro la sua poetica del primitivo. Attenzione, naturalmente, è riservata anche all’involontario co-protagonista, all’autore dell’Ombra di Dante, di cui è tracciata l’intera parabola: dai primi passi nella nativa Urbino fino agli anni riminesi della maturità e della vecchiaia, ormai oltre la metà dell’Ottocento, ma inspirando ed espirando sempre fiera aria classicista.
La scoperta di questo breve articolo viene così ad arricchire il corpus delle opere leopardiane non sul versante dell’incompiuto, dell’appunto o dell’abbozzo, ma su quello dei testi finiti, pronti per la stampa, anche se poi rimasti inediti (e tuttavia conservati e portati con sé dall’autore fino a Napoli, fino alla sua ultima dimora).

https://www.lededizioni.com/novita.html

La notizia ha avuto ampia eco nella stampa nazionale e internazionale. Di seguito alcune segnalazioni (in aggiornamento):
Corriere della Sera, 20 gennaio 2020
Repubblica, 20 gennaio 2020; Repubblica, 21 gennaio 2020
Fatto Quotidiano, 21 gennaio 2020
Giornale, 21 gennaio 2020
Stampa, 21 gennaio 2020
L’Osservatore, 31 gennaio 2020
Ticino Today, 1 febbraio 2020

Voci sull’Inferno di Dante. Viaggio verso il settimo centenario // Voices on Dante’s Inferno. A Journey towards the 700th Anniversary of the Poet’s Death

Inferno XV-XXI. Basilea 11-13 marzo 2020

A cura di: Prof. Dr. Maria Antonietta Terzoli (Universität Basel), Prof. Dr. Zygmunt Barański (University of Notre Dame).


In occasione delle celebrazioni del centenario dantesco l’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea, in collaborazione con The William & Katherine Devers Program in Dante Studies at the University of Notre Dame, intende promuovere un’iniziativa di lettura completa dell’Inferno, che si terrà all’Università di Basilea in cinque incontri di due giornate e mezzo, distribuiti in una sessione primaverile e una autunnale tra il marzo 2019 e il marzo 2021. Il terzo incontro avrà luogo dall’ 11 al 13 marzo 2020.

Gli incontri intendono essere l’occasione di un confronto sui singoli canti, alla presenza di tutti i relatori, degli studenti e dei dottorandi. La lettura vera e propria del singolo canto sarà seguita da un’ampia discussione. Il convegno sarà aperto da una lezione serale rivolta anche al pubblico su un tema attinente all’Inferno, ma non direttamente trattato in nessuna delle letture ai singoli canti.

Link al progetto generale

Vernissage: La ‘Commedia’ di Dante raccontata e letta da Vittorio Sermonti. Basilea, venerdì 6 dicembre 2019

Venerdì 6 dicembre 2019, ore 18.15, alla Bürgergemeinderatssaal dello Stadthaus (Stadthausgasse 13, Basel), verrà presentata una nuova edizione della ‘Commedia’ di Dante raccontata e letta da Vittorio Sermonti (Emons, 2018). Interverranno la professoressa Maria Antonietta Terzoli (Universität Basel), l’Ambasciatore d’Italia in Berna Silvio Mignano e Pietro Sermonti.

Tutti gli interessati sono caldamente invitati a partecipare.


Ambienti e comunità. Ripensare l’Olivetti oggi

Università di Losanna, 14-16 novembre 2019

a cura di Kornelia Imesch Oechslin, Francesco Diaco, Sarah Matt e Stefano Minotti