Bando di concorso: assistente di ricerca in Letteratura italiana 60% presso l’Università di Basilea

La sezione di Linguistica e Letteratura Italiana (Italianistica) del Dipartimento di Linguistica e Letteratura dell’Università di Basilea (DSLW) mette a concorso un posto di assistente di ricerca dottorale al 60% nel Dipartimento di Letteratura Italiana (Prof. Dr Gabriele Bucchi) a partire dal 1° settembre 2025.
 
La posizione è finalizzata al conseguimento del dottorato di ricerca nel campo della letteratura italiana, più precisamente in Letteratura italiana dal Medioevo alla fine del Settecento (13° – 18° secolo), storia culturale, storia delle idee in relazione alla cultura e alla letteratura italiana nel periodo indicato. La durata del contratto è di 4 anni.



Mansioni

  • Ricerca dottorale finalizzata alla scrittura di una tesi di dottorato
  • partecipazione al programma di dottorato del Dipartimento di Lingue e Letterature (https://dslw.philhist.unibas.ch/de/dpl/)
  • 2 ore settimanali a semestre di insegnamento all’interno dell’offerta didattica in Letteratura italiana (proseminario o seminario di BA)
  • compiti amministrativi
  • supporto alla cattedra

Profilo

  • italiano (livello C2 o madrelingua), buona conoscenza dell’inglese
  • laurea di Master in letteratura italiana o in discipline affini (storia, filosofia, storia dell’arte) su argomenti relativi alla cultura italiana
  • indipendenza, spirito di iniziativa, capacità di lavorare in gruppo, impegno nell’interesse generale dell’équipe della cattedra e del dipartimento di letteratura
  • disponibilità a essere presenti a Basilea per almeno tre giorni a settimana



Offriamo

  • opportunità di conseguire il dottorato di ricerca
  • possibilità di insegnare a livello universitario
  • esperienza lavorativa in un ambiente dinamico, plurilingue e internazionale
  • condizioni d’impiego conformi al regolamento del personale e delle retribuzioni dell’Università Basilea

 
Come candidarsi

Deadline: 5 maggio 2025
 
Si prega di presentare la propria candidatura allegando i seguenti documenti (in un singolo PDF): Lettera di motivazione, CV, diplomi (nel caso in cui il Master non sia ancora stato concluso, è necessario allegare una dichiarazione di superamento dello stesso entro la data di inizio del contratto), copia della tesi di laurea magistrale, elenco degli esami sostenuti nel corso della laurea magistrale, breve descrizione dei propri interessi di ricerca (250 parole max), abstract del progetto di tesi previsto (circa 5 pp.).
I candidati selezionati saranno convocati per un colloquio che si terrà in italiano e in inglese.
 
Per maggiori informazioni sulla posizione è possibile contattare il prof. Gabriele Bucchi (gabriele.bucchi@unibas.ch).
Maggiori informazioni generali: https://italianistik.philhist.unibas.ch/it/persons/gabriele-bucchi/
https://italianistik.philhist.unibas.ch/it/seminario/letteratura/

Link al bando:

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Sangue e Cristallo. Costruzione romanzesca dell’infanzia nell’“Histoire de ma vie” di Casanova – Lezione di Sabrina Ferri

In questa relazione ci si soffermerà su due episodi emblematici dell’infanzia di Giacomo Casanova così come viene raccontata nell’Histoire de ma vie: la visita, accompagnato dalla nonna, a una guaritrice di Murano, e il furto di un cristallo appartenente al padre. Nell’esaminarli si metterà in evidenza la loro letterarietà, ovvero le figure simboliche, gli artifici retorici, le funzioni dimostrative e le rispondenze interne che li rendono parte di un complesso edificio narrativo. Sospendendo il discorso su autenticità e realtà, ci si concentrerà sulla dimensione finzionale in quanto rielaborazione letteraria di un mondo storico realmente esperito. Si sottolineerà come la costruzione romanzesca dell’infanzia in Casanova risponda a un’istanza narrativa che parte dal soggetto, ma che si esprime secondo un codice che è, al tempo stesso, culturale e letterario. Il risultato è una storia nella quale confluiscono memoria individuale e saperi collettivi. Nel considerare questi episodi come eventi narrativi, si evidenzieranno due elementi tra loro collegati: il primo situato sul piano del racconto e relativo alla temporalità del ricordo; il secondo situato sul piano concettuale e relativo al modo di pensare l’identità individuale e il suo dispiegarsi nel tempo. Così, l’analisi del racconto d’infanzia in Casanova mostrerà, da una parte, come l’urgenza di linearizzare la storia della propria vita trasformi la casualità in teleologia e, dall’altra, come l’Histoire de ma vie sia fondata su una tensione, tipica del Settecento, tra l’idea di una soggettività innata e la concezione di un io in evoluzione.

Bio

Sabrina Ferri è una studiosa di letteratura italiana e di letterature comparate. Dopo aver conseguito la “tenure” negli Stati Uniti, ottenendo la qualifica di professore associato, è rientrata in Italia, dove svolge attività di ricerca indipendente. Il suo lavoro si concentra sull’intersezione tra filosofia e letteratura nel periodo compreso tra la metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. È autrice di Ruins Past: Modernity in Italy, 1744-1836 e di vari articoli su autori quali Vico, Casanova, Alfieri, Pietro Verri, Leopardi e Manzoni. I suoi progetti attuali includono un volume in co-curatela sul periodico «Il Caffè» e uno studio sulla visione e il punto di vista in Leopardi.

Io pure sono ebrea: l’identità ebraica e gli alibi narrativi di Elsa Morante nella Storia – Prof. Dr. Stefania Lucamante, Università di Cagliari

La conferenza verterà sulla costruzione identitaria del personaggio di Ida e sulla politica di posizionamento autoriale nei suoi confronti come metodo di esplorazione di una spiritualità sentita e vagamente compresa soltanto a distanza di anni dalle persecuzioni ebraiche della Seconda guerra mondiale. Il trauma di un’identità generatrice di morte e non di vita diventa uno dei temi più assiduamente trattati nel romanzo del 1974. Erano anni in cui in Italia non esistevano studi sulla Shoah, mentre iniziavano ad affacciarsi nella storiografia anglo-americana. Morante, come Ginzburg, provava un’inconsapevole ma assai presente necessità di esaminare tratti della propria spiritualità repressa e ora impellente nei quesiti (si vedano le sue letture dei testi di Mircea Eliade).

In tempi recenti, sia a Elsa Morante che a Natalia Ginzburg viene disinvoltamente avvicinata un’identità ebraica che per motivi diversi non è mai stata interamente vissuta, ma sentita sottotraccia durante la loro esistenza. Mentre Ginzburg, in seguito all’attentato di Monaco, ne scrive estesamente nel saggio Gli ebrei, Morante si interroga sulla propria identità in un modo a lei più consono, e cioè mediante i suoi alibi, i suoi alter ego. Nella sua tacita interrogazione rispetto alla propria identità celata nella Storia, non le viene tanto in soccorso il personaggio di Davide, con il suo intellettualismo di secondo grado mutuato dagli scritti di Simone Weil, per costruire il suo alibi – vale a dire il personaggio con il quale lei maggiormente riesce ad esprimere la visione del mondo – quanto quello molto più aderente alla realtà da lei sentita e con la quale non a caso ricorda incontri casuali nel quartiere di Testaccio: è questo il personaggio di Ida Ramundo Mancuso.

L’inconsapevolezza di Morante rispetto al proprio ebraismo risale a una delle tante menzogne familiari che hanno accompagnato l’autrice, si può ben dire, ancor prima della nascita. Essa risulta in parte giustificata dal modo in cui tutti i fratelli Morante erano stati allevati da Irma Poggibonsi, vale a dire preparati dalla madre a vivere una vita di ipocrisie – a partire dall’identità del loro vero padre e dal battesimo imposto come speranza di cancellare la loro condizione di figli per metà ebrei (Mischlingen). Ma prima o poi bisogna fare i conti con un’identità spirituale celata.

Il romanzo incompreso: La Storia di Elsa Morante e le ragioni di una polemica – Prof. Dr. Angela Borghesi, Bicocca

Nel giugno del 1974 appare nelle librerie La Storia di Elsa Morante, il suo terzo romanzo. È un’opera che si distingue dalle due precedenti prove narrative, Menzogna e sortilegio (1948) e L’isola di Arturo (1957), e che piomba nel panorama letterario, culturale e politico come una meteora, attesa e inaspettata al contempo. Il libro registra un enorme successo di pubblico ma scatena un dibattito tra gli intellettuali e i critici che, invece, non lo apprezzano. La polemica – accesa e a tratti feroce – è lunga (dura fino ai primi mesi del 1975), e diviene il caso letterario italiano più significativo del secondo Novecento. Le ragioni di questa polemica sono diverse, tra pregiudizi ed equivoci; ma l’incomprensione principale nasce da una visione del mondo che cozzava con le illusioni della sinistra italiana degli anni Settanta, e ha i suoi presupposti in un’opera particolare e poco letta: Il mondo salvato dai ragazzini.

Incontro delle cattedre svizzere di Italianistica

Nell’ambito dell’Incontro delle cattedre svizzere di Italianistica, è prevista una parte pubblica che sarà trasmessa via Zoom, a beneficio di tutte le persone interessate.

Dizionario di linguistica del testo a uso delle scienze umane (Carocci 2024)

Il Dizionario riunisce i concetti fondamentali della linguistica del testo, vale a dire, in prima approssimazione, della disciplina che coglie le peculiarità semantiche e linguistiche delle enunciazioni che vanno oltre la frase. Le voci si articolano in due insiemi: voci maggiori e voci minori. Le prime, organizzate secondo una ratio concettuale, definiscono, affrontando anche tematiche trasversali, il quadro teorico di riferimento; le seconde, organizzate in base a un criterio alfabetico, definiscono concetti puntuali: alcuni, i più numerosi, elaborati dalla stessa linguistica del testo (anafora, connettivo, progressione del topic, tipo e genere testuale ecc.), altri presi in prestito da altre discipline ma plasmati in prospettiva testuale (presupposizione, implicatura, segnale discorsivo ecc.). Per la loro forza euristica, descrittiva ed esplicativa, i concetti definiti nel Dizionario hanno mostrato negli anni di essere costruttivi, se non imprescindibili, anche per le scienze umane e sociali nel loro complesso. Alle loro riflessioni linguistiche offrono ampiezza – le analisi oltrepassano i confini della frase – e profondità – le analisi acquistano spessore funzionale.

Book presentation “The Dynamics of Learning in Early Modern Italy” by David Lines

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Book presentation organized by the Seminar für Italianistik

Link di accesso Zoom

Carmen Nägelin lädt Sie zu einem geplanten Zoom-Meeting ein.

Thema: David Lines-Book presentation “The Dynamics of Learning in Early Modern Italy”
Zeit: 11.Apr. 2024 05:30 PM Zürich

Beitreten Zoom Meeting
https://unibas.zoom.us/j/68816165209?pwd=SlZuUi9yV0RYVWUvcWh5WEdqTHV1UT09

Meeting-ID: 688 1616 5209
Kenncode: 806309

Nella luca della mente. Giornata in ricordo di Anna Laura Puliafito

Nella luce della mente

Giornata in ricordo di Anna Laura Puliafito

organizzata dal Seminar für Italianistik

Interventi di:
Johannes Bartuschat (Universität Zurich)
Gabriele Bucchi (Universität Basel)
Marie Dominique Couzinet (Université Paris I- Pantheon Sorbonne)
Jorge Ledo Martinez (Universidade da Coruña)
David Lines (University of Warwick)
Susanna Gambino Longo (Université Jean Moulin, Lyon 3)

Ricordi di familiari, amici, colleghi e allievi

programma completo su

https://italianistik.philhist.unibas.ch/

 

Link di accesso Zoom:

Thema: Giornata in ricordo di Anna Laura Puliafito
Zeit: 12.Apr. 2024 09:00 AM Zürich

Beitreten Zoom Meeting
https://unibas.zoom.us/j/63319717439?pwd=Tk9WS2ZVQ2RXamptZmd2eFhubkRlQT09

Meeting-ID: 633 1971 7439
Kenncode: 521980

Programma_Giornata_in_ricordo_di_Anna_Laura_Puliafito