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Misure del testo. Convegno Università di Losanna 24-25 aprile 2017

24 Aprile, 2017 ore 11:00 am - 25 Aprile, 2017 ore 7:00 pm CEST

Programma del Convegno (PDF)

Link alla pagina del convegno

Quando ci si ponga a valle degli importanti precedenti settecenteschi (da Quadrio all’Affò) e della Scuola storica (da Biadene a D’Ovidio), la ripresa degli studi di metrica nell’Italia del secondo Novecento si lega in particolare alla figura di Mario Fubini, e dopo di lui alle ricerche di Luigi Blasucci e di lì a poco di Pier Vincenzo Mengaldo; mentre da una linea parallela a questa discende la prospettiva romanza di d’Arco Silvio Avalle. Queste, all’incirca, le premesse del significativo rinnovamento cui si assiste nel periodo del secolo scorso che va dagli anni Settanta (del 1972 il volume del Mulino a cura di Renzo Cremante e Mario Pazzaglia) ai Novanta, quando in un breve giro d’anni, a sancire le acquisizioni storiche e di metodo maturate in quegli intensi decenni, escono i principali manuali di metrica italiana (Beltrami 1991, ancora oggi il più ricco, Bausi-Martelli 1993, De Rosa-Sangirardi 1996), tra i quali si distingue quello fondamentale di Aldo Menichetti (1993). Passate queste cime, alle quali si era arrivati grazie anche alla ricciardiana «Metrica» (5 numeri tra 1978 e 1990), il panorama è senz’altro mutato, e l’attenzione sistematica per il ritmo e la prosodia inoculata da Menichetti costituisce una delle premesse necessarie al volume che un decennio più tardi segnò un altro momento di svolta, La metrica dei «Fragmenta» a cura di Marco Praloran. Venivano qui raccolte e sviluppate alcune delle innovazioni originali che lo studioso, a partire dagli anni Ottanta, aveva maturato affrontando la narrativa in versi di Boiardo, e dal nuovo laboratorio petrarchesco discese un metodo articolato di indagine metrica, attento alla prosodia, alla sintassi, al rapporto di queste con le forme metriche nonché ai sistemi rimici considerati in modo non rapsodico. In questa linea si sono distinti in particolare gli studiosi padovani che avevano collaborato a quel volume e altri della stessa scuola, che si sono impegnati a calibrare gli strumenti secondo parametri non soggettivi: così da potersi poi applicare uniformemente ai testi della tradizione, dallo stesso Petrarca a Leopardi e oltre, con il vantaggio di una sostanziale comparabilità dei dati raccolti (specialmente quelli primari prosodico-ritmici). La rivista «Stilistica e metrica», fondata nel 2001, continua emblematicamente ad alimentare questo filone di ricerca, e più in generale a tenere viva l’attenzione per gli studi metrici.

L’incontro di Losanna propone una riflessione sui metodi e le prospettive attuali in questo settore della ricerca. Una linea d’indagine metterà a fuoco momenti storici particolarmente significativi che richiedono approcci solo in parte omologabili a quelli prevalenti, come il Duecento e la metrica prepetrarchesca o il Novecento. Altri interventi faranno il punto su tecniche particolari di indagine metrico-stilistica – come l’analisi prosodica o quella sintattica, o lo studio dei profili metrici dei canzonieri fra Tre e Cinquecento –, per verificarne stato di salute e prospettive di evoluzione e rinnovamento. Altri ancora tenteranno di storicizzare aspetti delle analisi metriche che vengono normalmente subordinati a paradigmi e punti di vista attuali, avanzando ipotesi su come arrivare a ricostruire la reale consapevolezza delle diverse epoche e degli autori sui fatti metrici, sintattici e strutturali. Alcune indagini classiche su singole forme metriche (l’ottava) e autori/generi (Ariosto delle Satire, Leopardi) completeranno il quadro affrontando monograficamente la materia viva di studio.

Ai ricercatori che interverranno a Losanna si è chiesto, nell’affrontare i diversi argomenti, di considerare due possibili prospettive: una di consuntivo e bilancio degli studi, che faccia il punto in modo critico sul percorso seguito nei decenni, le acquisizioni maturate e i problemi aperti; e una di proposta critica per rilanciare i vari tipi di approccio allo studio della metrica, che risultano oggi forse relativamente limitati. Sembra infatti che nell’ultimo decennio, se da un lato il metodo metrico-stilistico “padovano” ha potuto essere applicato a diversi autori e a varie zone della tradizione letteraria – componendo così un preziosissimo patrimonio di dati in continua crescita, via via riutilizzabile da chi prosegue le ricerche in quello stesso filone d’indagine –, altri approcci ai fatti metrici si sono forse progressivamente indeboliti, allontanandosi dagli aspetti che riguardano in termini più ampi la storia letteraria, le vicende (sempre storiche e letterarie) dei generi e le strutture e le argomentazioni profonde dei testi.

Dettagli

Inizio:
24 Aprile, 2017 ore 11:00 am CEST
Fine:
25 Aprile, 2017 ore 7:00 pm CEST

Luogo

Università di Losanna
Anthropole
Chavannes-près-Renens, 1015 Svizzera
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Organizzatore

Section d’italien Université de Lausanne
Visualizza il sito dell'Organizzatore

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