CfP: Espatrie lettere. Pratiche, discorsi e protagoniste/i del mercato culturale sul confine tra Italia, Svizzera e Germania (1920-1970)

CALL FOR PAPERS

Espatrie lettere. Pratiche, discorsi e protagoniste/i del mercato culturale sul confine tra Italia, Svizzera e Germania (1920-1970)

 

Università di Zurigo, 19-20 novembre 2018

Comitato organizzatore: Tatiana Crivelli, Alessandro Bosco, Stefano Bragato, Felicity Brunner, Raffaella Castagnola

Deadline per l’invio delle proposte: 1 luglio 2018

Nel complesso quadro della storia dell’industrializzazione del mondo occidentale, dalla seconda metà dell’Ottocento in poi i luoghi e i modi di produzione assumono un ruolo sempre più determinante nel definire le logiche della cultura. Il grande pubblico della metropoli moderna come nuova forma di committenza e il graduale diffondersi dei mezzi di comunicazione di massa fanno entrare in una nuova dimensione anche il mondo editoriale. Le case editrici, specie nel secondo dopoguerra, diventano sempre più il luogo nevralgico di un fermento culturale proiettato oltre i confini nazionali. Se il libro rimane il principale veicolo del mercato (trans)culturale, il diffondersi della stampa periodica, della radio e della tv allarga notevolmente lo spettro dei canali di diffusione e quindi dei modi di fruizione dei prodotti culturali.

Il convegno si propone di indagare i modi in cui l’industria culturale italiana del Novecento (case editrici, riviste, ecc.) costruì sistemi di dialogo transnazionale e, più specificamente, transalpino, nel periodo che va dal Ventennio fascista agli anni del boom economico. In particolare l’incontro zurighese intende esplorare la rete dei rapporti culturali tra Italia, Svizzera ed Europa germanofona attraverso una disamina estensiva di varie tipologie di materiali documentari da un lato (documenti d’archivio, stampa periodica, attività editoriali, radio, tv) e di eventi culturali dall’altro (pubblicazioni, traduzioni, mostre, trasmissioni, dibattiti, ecc.). Si analizzeranno le modalità di diffusione della cultura italiana oltralpe e viceversa, nonché i diversi ruoli ricoperti in questo processo da specifiche politiche governative o editoriali. L’obiettivo è di fornire, per il periodo storico 1920-1970, una mappatura dell’attività transculturale di enti e personalità tra Svizzera, Germania e Italia, al fine non solo di far luce sulle reciproche influenze tra i tre Paesi, ma anche di delineare le caratteristiche originali del nuovo spazio culturale prodotto da questi scambi. In questo “terzo spazio” sovrannazionale, articolato su concetti chiave della storia delle idee – come “identità”, “confine”, “esilio” – si producono attivamente sia la reciproca sprovincializzazione dei tre paesi, sia il loro accostarsi a un orizzonte sempre più europeo e globale.

I possibili campi di indagine comprendono:

  • L’attività transculturale di singoli enti e personalità (intellettuali, case editrici, riviste, radio, tv) tra Italia, Svizzera e Germania.
  • Documenti archivistichi su casi specifici del dialogo transculturale tra i tre Paesi.
  • Traduzioni, edizioni, curatele, collane editoriali.
  • Eventi culturali come mostre, convegni, incontri, ecc.
  • Opere significative per illustrare gli scambi transculturali: testi letterari, articoli di periodici, manuali, vocabolari, ecc.
  • L’attività di singole/i intellettuali o di gruppi di intellettuali espatriate/i.
  • Le politiche del regime fascista nella ricezione della cultura svizzera e germanofona e nella diffusione estera della cultura italiana, nonché la ricezione della cultura fascista oltralpe.
  • L’emergere nello spazio culturale tra Italia, Svizzera ed Europa germanofona di specifici temi quali identità nazionale, confine, emigrazione.

Le studiose e gli studiosi interessati sono invitate/i a inviare un abstract (250-300 parole) e un breve profilo bio-bibliografico a espatrielettere@rom.uzh.ch entro il 1 luglio 2018.

 

 

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